Piano del colore Boero per Lavagna

PIANO DEL COLORE
LAVAGNA

PIANO DEL COLORE BOERO PER LAVAGNA (GE)

PIANO DEL COLORE BOERO PER LAVAGNA: BOERO PROTAGONISTA DELLA RIQUALIFICAZIONE DEL PATRIMONIO EDILIZIO STORICO

L’amministrazione comunale di Lavagna, in relazione al quadro normativo europeo nazionale e regionale, ha inteso promuovere un insieme di azioni sul territorio orientate alla riqualificazione urbana e allo sviluppo sostenibile, come il piano del colore Boero per Lavagna.

Lavagna è la città dei Fieschi. I primi documenti noti sulle origini di Lavagna, a parte il percorso romano dell’Aurelia, sono del X secolo e citano l’esistenza di una chiesa parrocchiale definendola “importante centro di arcipretura”. Già capoluogo di contea nell’età carolingia, Lavagna lega la sua storia a quella dei suoi conti: le nozze tra Opizzo Fiesco e la nobildonna senese Bianca dei Bianchi celebrato nel 1230 vengono ricordate ogni anno con una grande festa in costume, sempre impegnati in una lotta di supremazia contro Genova. Nel 1198 i Fieschi, signori di Lavagna, cedettero i loro territori al comune di Genova con un atto di sottomissione che non rese però assolutamente pacifici i loro rapporti. Nel 1371 venne costruito il castello sulla marina, per difendersi dagli attacchi dei pirati. Un secolo dopo esso risultò insufficiente a fermare il pirata Dragut che rase al suolo la città, depredandola e rendendo schiavi gli abitanti. Dopo la sconfitta definitiva dei pirati ad opera dei genovesi, la città si riprese e si arricchì di nuovi palazzi rivelando anche vitalità economica e sociale. Nel XVII secolo venne riedificata la chiesa parrocchiale, vennero varati nuovi statuti che istituirono un sistema di governo più complesso, con un Maggior Consiglio come organo legislativo e un Minor Consiglio con funzione esecutiva.

Il tratto urbano nel territorio di Lavagna della via Aurelia corrisponde all’odierna via Dante, la più antica strada del borgo, primo percorso di impianto urbano. Lungo questa strada, in gran parte porticata su entrambi i lati, di passaggio per le carovane e i viandanti, sorsero le osterie, le locande e i primi negozi, specializzando i piani terra degli edifici. Via Dante quindi si trasformò nel tempo da puro percorso di attraversamento a strada di impianto edilizio, da cui successivamente si sviluppò l’asse perpendicolare di via Roma, che collega via Dante con il mare. Via Roma divenne rapidamente l’asse principale del primo vero tessuto residenziale della città, che si espanse rapidamente con una serie di strade di lottizzazione, perpendicolari a questa. Solo nella seconda metà dell’800 si ebbe un’ulteriore crescita che si manifestò con l'apertura di nuovi percorsi di lottizzazione paralleli a via Roma, in particolare via Nuova Italia a ovest e via Campodonico a est. Gli edifici di Lavagna possono essere primariamente suddivisi nelle seguenti categorie: case a schiera monofamiliari o plurifamiliarizzate per aggregazioni di unità adiacenti, edifici plurifamiliari tardo ottocenteschi e palazzi. Alcuni di questi ultimi in seguito sono stati trasformati in edifici di uso pubblico o plurifamiliari.

TIPOLOGIA
Progetti colore
LOCALITÀ
Liguria
CITTÀ
Lavagna (GE)
COMMITTENTE
Comune di Lavagna
PROGETTISTI INCARICATI
Arch. Simonetta Barozzi, Arch. Mauro Ricchetti; Collaboratori: Arch. Isabella Arnaù, Arch. Marta Scapolan
ESECUTORE DEI LAVORI
Geom. Piero Bonicelli
SISTEMI APPLICATIVI COMPATIBILI