RESTAURO
MUSEO DIOCESANO,
GENOVA
RESTAURO DEL MUSEO DIOCESANO DI GENOVA
IL RESTAURO DEL MUSEO DIOCESANO DI GENOVA È STATO POSSIBILE GRAZIE AI PRODOTTI VERNICIANTI BOERO
Il Museo Diocesano di Genova, inaugurato il 16 dicembre 2000, è allestito all'interno del chiostro di San Lorenzo, antica residenza dei canonici della cattedrale. Boero ha lavorato al restauro del Museo Diocesano di Genova. Il chiostro è stato restaurato con i fondi delle celebrazioni colombiane, recuperando l'antico edificio canonicale e adattandolo a sede museale. Una tenue tinta giallo oro è lo splendido sfondo contro cui spiccano due piani di archi su doppie colonnine romaniche con capitello a foglia d'acqua.
Nel museo sono conservati i teli della Passione: teli raffiguranti la Passione di Cristo realizzati su quello che è universalmente considerato il primo antenato del Jeans, ovvero stoffa dipinta nel colore blu di Genova. Boero ha fornito anche la pittura per quest’area molto particolare del complesso, dove un elegante blu divisa si sposa perfettamente con un rivestimento in velatura.
Costruito su resti romani tra il 1176 e il 1184, ingloba un antico palatium vescovile. Nel XVI secolo presero avvio interventi di modifica dell’edificio. Nel 1653 furono aggiunti due piani e gli aerei loggiati romanici degli ambulacri furono sostituiti con arcate più ampie e massicce. Altri interventi di minore entità sono documentati nel corso del Settecento, tra cui la realizzazione degli affreschi del loggiato superiore nei quali sono celebrati i Fasti del Capitolo dei Canonici con la raffigurazione dei loro possedimenti e i ritratti dei due pontefici – Innocenzo IV e Innocenzo VIII – che avevano fatto parte del Capitolo. Il lento processo di degrado avviatosi nel XIX secolo culminò nel 1923 con la vendita al comune di Genova dell’intero immobile.
Dopo essere stato utilizzato per case di civile abitazione tra le due guerre, nel 1958-59 furono demoliti i due piani aggiunti a metà Seicento. Negli anni Ottanta, grazie ad un accordo tra comune e Arcidiocesi di Genova, quest’ultima poté ottenere in comodato gratuito l’edificio per destinarlo a sede del futuro Museo Diocesano.